“Ho imparato da Borromini che un cilindro ellittico rappresenta sia l’involucro di un corpo che la sua presenza stessa”. 1
In questo senso il progetto per Roma interrotta è un “grande interno” il cui grande involucro è la terra e che parafrasando Borromini può essere intesa come rappresentazione stessa della presenza dell’umanità.
In questo grande interno c’è un solo orizzonte possibile, (quello della quadratura barocca e delle scene dei Bibiena), e questo orizzonte è il cielo.
La storia dell’architettura è, come sottolinea nel suo libro il prof. A.Saggio, percorsa da un continuo mutamento di orizzonti: il piano inclinato e curvo di Mendelshon, il piano orizzontale per Wright (per citarne alcuni) ed il cielo, a mio avviso, per Portoghesi nella sua proposta per “Roma interrotta”. Se questo è vero ed è rilevante nella sua architettura, come questa viene influenzata dal punto di vista e dal suo orizzonte?
1)F.Gottardo, Paolo Portoghesi Architetto, Gangemi Editore, 2011
Una idea interessante su cui riflettere parecchio…..