Approfondimento su Paolo Portoghesi “Roma Interrotta”

“Ho imparato da Borromini che un cilindro ellittico rappresenta sia l’involucro di un corpo che la sua presenza stessa”. 1

In questo senso il progetto per Roma interrotta è un “grande interno” il cui grande involucro  è la terra  e che parafrasando Borromini  può essere intesa come rappresentazione stessa della presenza dell’umanità.

In questo grande interno c’è un solo orizzonte possibile, (quello della quadratura barocca e delle scene dei Bibiena), e questo orizzonte è il cielo.

La storia dell’architettura è, come sottolinea nel suo libro il  prof. A.Saggio, percorsa da un continuo mutamento di orizzonti:  il piano inclinato e curvo di Mendelshon, il piano orizzontale per Wright (per citarne alcuni) ed il cielo, a mio avviso, per Portoghesi nella sua proposta per “Roma interrotta”. Se questo è vero ed è rilevante nella sua architettura, come questa viene influenzata dal punto di vista  e dal suo orizzonte?

    Paolo Portoghesi, 1982

1)F.Gottardo, Paolo Portoghesi Architetto, Gangemi Editore, 2011

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